sabato 28 giugno 2014

Brazil dinner

Siete ancora sconvolti perché l’Italia è stata eliminata dai Mondiali di calcio? State ancora dibattendo con amici e parenti sul fautore di questo clamoroso insuccesso (“E’ stato Pirlo!” ,“No, Marchisio!”, “Quel pazzo di Balotelli?”, “Zitti tutti, è stato Prandelli”)?
Calma, respirate profondamente e pensate che mentre voi vi disperate sulla disfatta della nazionale, i vostri beneamati calciatori saranno già a Formentera a trascorrere le vacanze!
Io, se fossi in voi, mi dispererei più perché loro sono a Formentera mentre io sono a combattere contro afa e piogge improvvise e non per la partita.

Che poi, voglio dire, dopo un anno di sacrifici calcistici, una vacanza la meriteranno pure questi giovanotti, o no?
Francamente ho seguito poco o niente questi mondiali di calcio; per me è diventata più un’occasione per stare con gli amici, per gustare simpatici aperitivi o cenette, piuttosto che un dimenarsi con trombette e li mortacci tua vari.

In particolare voglio segnalarvi il menu da me preparato in occasione della prima partita: Italia – Inghilterra terminato con l’unica vittoria dei nostri giocatori. Avrà portato bene la mia homemade cena Brazil inspired?

giovedì 26 giugno 2014

Calabria da A.MARE

Quando frequenti un luogo per più di due anni hai il bar di fiducia, la gelateria dove incontri gli amici, il negozio che vende le tue t-shirt preferite... Ti senti un po’ a casa, anche se casa è lontana centinaia di kilometri.

Quando ci sono quelle persone che conosci da poco, ma che ti sembra di conoscere da tanto, quando vai a casa loro e ti senti talmente a tuo agio che quasi dimentichi di dover prendere il treno per rientrare, ti senti un po’  a casa.

Due anni sono tanti. Le risate sono come ciliegine in una macedonia di dialetti sciolti in un unico idioma. Le esperienze vissute assieme sono gusti di un unico gelato, tutti diversi, tutti colorati, ma buoni e freschi. I visi, i sorrisi, le smorfie, le urla sono indelebili come francobolli su lettere spedite anni fa.

Kiters a Gizzeria Lido

Avevo sentito tanto parlare della Calabria, nel bene e nel male e, grazie ai tanti amici conosciuti in questi due anni, ho scoperto posti fantastici: Amantea, Scilla, Soverato, Caminia, Pietragrande, Crotone, Pizzo Calabro…  Avrei potuto scoprirne altri, se avessi avuto più tempo, se non mi fossi ritagliata solo pochi giorni a settimana per apprezzare questa regione.






Pietragrande

Pizzo Calabro
E ho capito che questa terra, con le sue mille sfaccettature e i suoi mille risvolti, è una degna cugina della mia Campania, per le fragilità e le incertezze tipiche delle regioni del sud.
Un odi et amo che non presenta sfumature di grigio. Lunghe distese di costa non edificata, macchie incolte che si perdono all’orizzonte... Ma anche virtù culinarie piccanti, acque cristalline, rovine archeologiche, terrazze sul mare. Insomma, terreno fertile per vacanze rilassanti, dove poter associare le terme al mare, la cultura alla montagna e soprattutto dove assaggiare tante prelibatezze - nella mia top ten culinaria ci saranno sempre i gelati di Pizzo Calabro e le cipolle di Tropea -

Capo Vaticano e Tropea sono belle come paesi tropicali; San Nicola Arcella è dolce come un piccolo presepe arroccato; Caporizzuto e Le Castella uniche nel loro genere ma anche Diamante, Briatico, Sibari, Schiavonea... Potrei continuare all'infinito, elencare qualche paese dell'entroterra partendo dalla grande Cosenza alla piccola Cortale e non farei giustizia alle altre.

Tropea

Pizzo Calabro 

Tramonto a Falerna Marina

Andare via da questi posti, da questi volti, è un po’ come lasciare una parte di sé in un angolo remoto di casa, un angolo poco frequentato, chiuso a chiave, dove rifugiarsi dal quotidiano. Un cassetto da aprire quando si ha nostalgia.

Ringrazio tutti per il prezioso tempo vissuto assieme.

A presto, ne sono sicura.

giovedì 12 giugno 2014

Acciaroli, la perla del Cilento

Se dovessi dare un colore a tutti i luoghi del Cilento che ho visitato, Acciaroli sarebbe il bianco.

 E’ la perla bianca del Cilento. Incantevole come un’isola greca, fine come un abito da sera, elegante come solo una perla pregiata può esserlo.

La mia prima volta ad Acciaroli è stata l’anno scorso, in compagnia di Cary Grant e degli M&M’s (i miei pazzi cognati). Purtroppo ho perso il file con tutte le foto a causa di un blackout del mio pc, per cui conservo poco delle bellezze diurne, ad eccezione di quello che sono riuscita a recuperare dal mio fedelissimo IPhone.



martedì 10 giugno 2014

#Cilento: Agnone Marina

La prima volta ad Agnone eravamo solo io e Cary Grant. Era l’estate scorsa e noi eravamo a bordo della nostra Fiat 500 col tettuccio aperto, senza una meta precisa. Girovagavamo all’avanscoperta dei diversi paesaggi cilentani: prima San Mauro Cilento, poi Acciaroli, quindi Agnone. Alloggiavamo in un semplice b&b circondati da stelle e cicale. Non avevamo ancora idea che di lì ad un anno ci saremmo tornati in 3 a bordo di una macchina familiare, con tanto di sediolino porta bebè, ma con la stessa voglia di esplorare e scoprire.




La vita cambia, l’importante è preservare sempre due cose: le proprie radici, per non dimenticare mai da dove si viene, e i propri sogni, per ricordare sempre dove si vuole andare (e questa cosa qui non l’ho copiata da nessuna parte: è il frutto della mia piccola e semplice esperienza di vita).

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