venerdì 30 maggio 2014

Nu juorno buono: Vietri sul mare

Hai presente quei giorni in cui ti alzi e scruti dalla finestra quei raggi di sole che ti fanno venir voglia di camminare scalzo sulla spiaggia, con la sabbia che si infila tra le pieghe dei jeans a il vento che scompiglia i capelli?
Quei giorni in cui è d’obbligo un bel piatto di ravioli con ricotta fresca e un tiramisù scomposto all’aria aperta?

Quei giorni in cui come sarebbe bello portare la piccola in riva a respirare aria pura mista a iodio e canti di gabbiani?




“E’ nù juorno buono.
Stammatin m’a scetat ‘o sol,
l’addore rò cafè,
o stereo pp’è canzon”

lunedì 26 maggio 2014

L'altra faccia di Ibiza (parte II)

Sant Antoni è la zona degli stranieri – mi dicevano – lì ci trovi gli inglesi, i tedeschi e una moltitudine indefinibile di scandinavi che non sai riconoscere perché tutti biondi”. Ed in linea di massima è così: se a Platja d’Enbossa e Ibiza porto trovi maggiormente italiani abbronzati con occhiali a specchio e mocassino stiloso, a Sant Antoni  de Portmany ci trovi le masse bionde che fanno il bagno in maglietta con conseguente abbronzatura a “muratore”.



Arriviamo in mattinata e ci posizioniamo sugli scogli di Cap Negret a godere della tintarella, mentre il resto del mondo sembra essere ancora avvolto nel torpore della notte.

venerdì 23 maggio 2014

L'altra faccia di Ibiza

Per riprendermi da una brutta influenza che da giorni mi tiene bloccata in casa – in realtà, per farmi venire ancora di più il magone – ho deciso di rispolverare i miei ricordi di Ibiza , di quelli che furono 4 giorni alla scoperta di un’isola che è tutto quello che TU vuoi che ESSA sia. TU lanci i dadi ed IBIZA muove le pedine della partita. Nel bel mezzo, una sfilza di Imprevisti, ma anche di Probabilità.





lunedì 19 maggio 2014

Ninni goes to Amalfi Coast :)

Ieri vi parlavo delle prime gite fuori porta dei neonati e di quanto sia importante cominciare con posti più vicini a casa in modo da abituarli ai vari spostamenti.


Ninni sarà contenta di questa gita fuori porta, proprio qui, a Cetara, uno dei borghi marinari più belli della Costiera Amalfitana.


Quando passeggio tra questi paesini arroccati non posso fare a meno di pensare di essere una ragazza molto fortunata. Per alcune persone questi paesaggi sono il sogno di una vita: giapponesi in vacanza, americani in cerca di location per il loro matrimonio, tedeschi amanti di week end romantici. Per me, invece, non è il sogno di una vita, ma la mia quotidianità che si trasforma in sogno, ad  un tiro di schioppo da casa mia.

domenica 18 maggio 2014

Non si è mai troppo piccoli per viaggiare.

Quando si diventa genitori, quasi inevitabilmente si fanno solenni promesse nei confronti dei propri figli: si promette di prendersi cura di loro (e questo mi sembra il minimo), di crescerli in salute, di mettere da parte un gruzzoletto per gli studi o magri di acquistare una casa per il loro futuro (visione della genitorialità molto italiana, per non dire meridionale…).
Quando ho saputo che sarebbe arrivata Ninni, feci una promessa. Una promessa che va al di là del prendersi cura di un batuffolo d’amore e di crescerlo in salute (che per me è una cosa scontata, come è scontato che il sole è giallo e la Coca Cola fa le bollicine). Una promessa molto meno materiale rispetto a un gruzzoletto messo da parte per gli studi (che poi, mio padre non aveva dei soldi da parte per i miei studi, eppure, mi sono laureata lo stesso!) o a una casa per l’età adulta (e metti caso che decida di andare a vivere a Tokyo, io cosa me ne faccio di una casa qui per lei? Anni di sacrifici, di privazioni sia per me che per lei, per una casa che magari non le interesserà nemmeno!).  

Una promessa che per me vale tanto.
La promessa di crescerla in costante curiosità nei confronti della vita, di amare questa stessa vita, di vivere senza dar nulla per scontato e avventurarsi in posti, luoghi e sogni sussurrati dal proprio cuore.
La promessa di viaggiare, perché non si è mai troppo piccoli per farlo.


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