venerdì 28 giugno 2013

Roma: la grande bellezza.

Tra le varie avventure di questo periodo, mi è capitato di ritrovarmi a Roma per una manciata d’ore.
Ci mancavo da tempo immemore, nonostante una delle mie più care amiche (la mia Cucchiaino), la cugina di Cary Grant e altri amici carissimi vivano qui e ci abbiano invitati numerose volte.
Solo che non riusciamo mai ad organizzarci, forse perché riteniamo che Roma sia così vicina da poterci venire in qualsiasi momento e a qualsiasi età o perché Cary Grant ci ha vissuto un anno quindi la conosce bene e rimandiamo sempre.  Credo che la cosa che conosco meglio di Roma sia l’aeroporto di Fiumicino (che poi non è manco a Roma!) e la cosa che ho visto più recentemente sia stata L’Ippodromo delle Capannelle per il Roma Rock. Shame on me!
Poi mi ritrovo assieme alla mia famiglia in questa città splendida a capisco che non posso rimandare ulteriormente e che devo organizzare una visita a breve!


Colosseo

martedì 25 giugno 2013

Santa Maria di Castellabate con gli M&M's

Santa Maria di Castellabate è stata sempre più popolata di Castellabate grazie agli insediamenti provenienti dal mare. Molte di queste incursioni storiche hanno lasciato un patrimonio architettonico di grande rilievo, visibile attraverso un breve tour del paese. Questo fine settimana io e Cary Grant eravamo a Santa Maria, ospiti dei nostri cognatini, gli M&M’s e della loro famiglia che alloggia qui ogni anno a fine giugno. Grazie a loro abbiamo avuto la possibilità di visitare questo posto incantevole, ridere come matti e ricevere qualche nozione culturale, che non fa mai male.

Il rapporto tra Castellabate e la sua frazione Santa Maria, tra interno ed esterno costa, è antico e legato da storie e tradizioni profonde, una sorta di cordone ombelicale che si perpetua nel tempo. Dalla foto che segue, sembra quasi che Castellabate abbia l’atteggiamento di una madre premurosa che veglia dall’alto la creatura nata dalla sua cost(ol)a.




mercoledì 19 giugno 2013

Cilento mon amour!

E’ da un paio di settimane che non smetto di parlare del Cilento.
Se cliccate l’hashtag #cilento troverete un centinaio di tweet e foto di instagram partite dal mio cellulare.
L’altro giorno ho incontrato la mia amica D. e, dopo i saluti iniziali, abbiamo iniziato a parlare più o meno nella seguente maniera:
D.: “Allora che fai di bello questo week end?”
A.: “Ah sì, il Cilento è meraviglioso, ha dei paesaggi unici grazie alle montagne sempreverdi e le acq…”
D.: “Ehm, capisco vai nel Cilento questo week end e… Con chi vai?”
A.: “Dicevo che il Cilento ha una costa spettacolare, un profumo di ginestre misto a…”
D.:  -_-‘
A.: “… al profumo della brezza marina…”
D.: “Ma io ti avevo chiesto con chi…”
A.: “E si mangia benissimo! Ad Acciaroli ci sono dei localini per la sera…”
D.: “Ok. Mi ero dimenticata di un impegno. Devo andare. Ciao.”
A.: O_O “Ma ti stavo dicendo di San Mauro Cile…”
Dicevo mentre lei si dileguava tra i passanti indaffarati.
E ho pensato: “Ma, ma… Ma arripigliati!... St’antipatica…”
Dopo un po’ ho realizzato che quella che doveva arripigliarsi ero io, poiché stavo farneticando persa nel loop del #cilento.

No, non temete! Ho deciso di smetterla con questa tiritera una volta per tutte e di mettere nero su bianco (anzi bite su bite) i ricordi più belli di questa zona: il Monte Stella e i suoi dintorni, Castellabate e Perdifumo, San Mauro Cilento, Acciaroli, Palinuro, Agropoli… Così forse potrò sembrare di nuovo sana di mente.


sabato 15 giugno 2013

Una Grande Manhattan per un Grande Gatsby (su Non Solo Turisti)

Dopo aver visto appena 5 minuti del film Il Grande Gatsby, io e Cary Grant ci siamo guardati negli occhi – anzi, negli occhialini 3D – e in maniera sincronizzata abbiamo esclamato: “Un bell’articolo su Manhattan e Gatsby ci sta tutto!”  
E così è stato. 





Questo film mi ha davvero catturata, per gli effetti speciali, per la regia, per la scenografia, per la bravura degli attori (è veramente il caso di dire The Great Di Caprio), insomma per tutto, quindi dato che stavo pensando ad un nuovo articolo su Manhattan per il blog Non Solo Turisti, ho ritenuto ovvio parlare di divertimento alla Gatsby: un divertimento unico, pulito, raffinato e talvolta un po’ frivolo, d’altra parte siamo a New York e qui tutto è possibile.
Mi sarebbe piaciuto tantissimo vivere nell’epoca del Jazz, andare alle feste organizzate dal misterioso Sign. Gatsby e ballare al ritmo del jazz tutta in tiro per l’occasione… Un sogno! E immagino Cary Grant col suo smoking ballare il charleston a bordo piscina.





Ma il divertimento a Manhattan continua ancora oggi e ha mille sfaccettature.
Come dicevo di Londra in questo post, all’estero è molto frequente trovarsi con gli amici per un aperitivo dopo il lavoro, senza l’ansia di dover tornare a casa, bere un drink e rincasare definitivamente intorno alle 22:00. Complici di queste (buone) abitudini sono le distanze e il traffico: chi abita in un paese avrà il lavoro, la casa, la palestra, la salumeria ecc… a portata di mano, mentre chi abita in una grande metropoli non avrà la fortuna di avere tutto sotto il portone. Prendete uno che lavora a Downtown Manhattan e vive nel Queens, di certo non troverà comodo andare a lavoro, rientrare per cambiarsi e buttarsi di nuovo nel traffico per raggiungere il posto da aperitivo nel Greenwich Village…  Ora, non so se avete presente la cartina dello stato di NY, però non stiamo parlando di distanze allucinanti (tipo quelle di Los Angeles e dintorni) ma di traffico che metterebbe a dura prova persino la pazienza di Madre Teresa di Calcutta.
Oltre agli aperitivi, ai concerti, alle serate in discoteca, vi sono i vernissage, i cocktail party, le cene etniche… Se vi va, scoprite molto di più in questo post.

Nel frattempo vi auguro un bel week end di sole (viva!).

venerdì 14 giugno 2013

L'Italia, la Campania, il Cilento

A volte penso all’Italia come una chioccia che cova amorevolmente i suoi pulcini, le regioni, nella sua alcova, il Mar Mediterraneo. Questa madre protettiva fa ad ogni sua piccola creatura dei doni preziosi, i paesaggi, da custodire e valorizzare gelosamente nel tempo. 

La Campania è conosciuta come una delle creature più birichine di mamma Italia, per il suo animo solare e impetuoso, per la sua eccentricità, ironia, per le sue grida, i suoi strilli, le sue tante lacrime, ma anche per la capacità di cavarsela nelle situazioni più disparate, per il suo saper campare… La Campania è degna figlia di mamma Italia, poiché nel suo piccolo territorio racchiude tutte le bellezze possibili in natura: il mare con le sue molteplici colorazioni, la montagna per sciare d’inverno e correre nei prati d’estate, le rovine greche, romane e l’immenso patrimonio storico, il divertimento e il relax totale.

Oltre al suo meraviglioso capoluogo, Napoli, in questa regione vi sono altre province degne di nota: Caserta, Benevento, Avellino e Salerno. Ognuno di questi territori meriterebbe più un libro che ne elenchi le caratteristiche, i pregi e i difetti, più di un’enciclopedia… Però prima che qualcuno riesca a dedicare un’opera per ciascuno di questi favolosi luoghi, io cercherò di aprire uno scorcio nelle vostre menti su qualche paesaggio che mi è rimasto particolarmente nel cuore. Sicuramente Napoli ed Avellino hanno il primato nel mio cuore, per questioni di appartenenza, di affetti, di sintonia, ma c’è un posto al quale sono legata attraverso un sottile e silenzioso legame: il Cilento.

Non so cosa mi leghi a queste terre, ma forse qualcuna di queste immagini riesce ad essere più esaustiva di tante spiegazioni.



















martedì 4 giugno 2013

fi.NA.lly SUN.day

A Napoli quando esce il sole tutti si riversano in strada, affollano i vicoli, i ristoranti, le spiagge, i giardinetti. 
Le case cominciano a star strette e la pelle inizia a sentire il bisogno della brezza marina.


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