A volte penso all’Italia come una chioccia che cova amorevolmente
i suoi pulcini, le regioni, nella sua alcova, il Mar Mediterraneo. Questa madre
protettiva fa ad ogni sua piccola creatura dei doni preziosi, i paesaggi, da
custodire e valorizzare gelosamente nel tempo.
La Campania è conosciuta come una
delle creature più birichine di mamma Italia, per il suo animo solare e
impetuoso, per la sua eccentricità, ironia, per le sue grida, i suoi strilli, le
sue tante lacrime, ma anche per la capacità di cavarsela nelle situazioni più
disparate, per il suo saper campare… La
Campania è degna figlia di mamma Italia, poiché nel suo piccolo territorio
racchiude tutte le bellezze possibili in natura: il mare con le sue molteplici
colorazioni, la montagna per sciare d’inverno e correre nei prati d’estate, le
rovine greche, romane e l’immenso patrimonio storico, il divertimento e il
relax totale.
Oltre al suo meraviglioso capoluogo, Napoli, in questa regione vi
sono altre province degne di nota: Caserta, Benevento, Avellino e Salerno. Ognuno
di questi territori meriterebbe più un libro che ne elenchi le caratteristiche,
i pregi e i difetti, più di un’enciclopedia… Però prima che qualcuno riesca a
dedicare un’opera per ciascuno di questi favolosi luoghi, io cercherò di aprire
uno scorcio nelle vostre menti su qualche paesaggio che mi è rimasto
particolarmente nel cuore. Sicuramente Napoli ed Avellino hanno il primato nel
mio cuore, per questioni di appartenenza, di affetti, di sintonia, ma c’è un
posto al quale sono legata attraverso un sottile e silenzioso legame: il
Cilento.
Non so cosa mi leghi a queste terre, ma forse qualcuna di queste
immagini riesce ad essere più esaustiva di tante spiegazioni.
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