martedì 25 giugno 2013

Santa Maria di Castellabate con gli M&M's

Santa Maria di Castellabate è stata sempre più popolata di Castellabate grazie agli insediamenti provenienti dal mare. Molte di queste incursioni storiche hanno lasciato un patrimonio architettonico di grande rilievo, visibile attraverso un breve tour del paese. Questo fine settimana io e Cary Grant eravamo a Santa Maria, ospiti dei nostri cognatini, gli M&M’s e della loro famiglia che alloggia qui ogni anno a fine giugno. Grazie a loro abbiamo avuto la possibilità di visitare questo posto incantevole, ridere come matti e ricevere qualche nozione culturale, che non fa mai male.

Il rapporto tra Castellabate e la sua frazione Santa Maria, tra interno ed esterno costa, è antico e legato da storie e tradizioni profonde, una sorta di cordone ombelicale che si perpetua nel tempo. Dalla foto che segue, sembra quasi che Castellabate abbia l’atteggiamento di una madre premurosa che veglia dall’alto la creatura nata dalla sua cost(ol)a.





La spiaggia di Marina Piccola regala delle bellezze senza tempo come il Santuario di Santa Maria a Mare , un edificio di fine ottocento voluto dalle popolazioni provenienti dalla Costiera Amalfitana (più precisamente dal comune di Maiori), che professavano il culto di Santa Maria a Mare. Questo edificio è segno di profondi legami tra Costiera Cilentana e Costiera Amalfitana. Alla sinistra del Santuario si arriva proprio alla spiaggia di Marina Piccola, famosa per la scena finale del film Benvenuti al Sud, alla Torre Pagliarola - una torre normanno-aragonese - al Palazzo Belmonte, una struttura nobiliare che ospitava i Marchesi di Granito Pignatelli di Belmonte, e al Lungomare di Santa Maria










Spostandosi di poco, sulla destra del Santuario, troviamo il Porto delle Gatte, una struttura ad archi e porticati che in antichità veniva illuminata da candele che di notte creavano un gioco di luci simili agli occhi dei gatti. Anticamente i locali costruiti tra questi porticati servivano per conservare le merci scambiate con la Costiera e con Napoli, poi divennero luoghi dove i pescatori custodivano i loro attrezzi, per poi passare ad essere locali commerciali. Adesso qui si può sorseggiare un drink coi propri amici o cenare romanticamente al tramonto. Noi e gli M&M’s abbiamo raggiunto la comitiva dei nostri amici Spritz, gli amici che conoscono il posto da aperitivo giusto e le serate giuste nei locali giusti. Abbiamo sorseggiato un buon vino e abbiamo rievocato alcune canzoni del panorama melodico italiano, canzoni non molto Spritz, ma che si addicevano perfettamente ad uno sfondo così romantico.







La spiaggia più grande di Santa Maria è quella della zona Lago, qui vi sono tantissimi lidi che offrono musica, escursioni con pedalò, canoe e tanto cibo, come le “freselle” – in gergo cilentano acquasale – buone da leccarsi i baffi.  









Purtroppo non ho ristoranti da consigliare, poiché la zia della nostra cognatina (gli M&M’s di cui sopra), ci ha deliziato con una cenetta spagnola sopraffina: il menu comprendeva sangria, antipasto ai polipetti, paella e crema catalana… Con una cena simile, il bis è stato d’obbligo (ed anche il tris per Cary Grant).  Abbandonare la serata è risultato difficile perché la cena non aveva nulla da invidiare a quella dei ristoranti stellati e poi perché la compagnia era davvero speciale.  Mi sono ritrovata a ridere per barzellette e storielle da boy-scout, cosa che non facevo da anni, e mi sono ricordata di quanto siano speciali serate di questo tipo.





Un ringraziamento speciale va a E., la nostra Chef Stellata, a I. la massaggiatrice-spritz-improvvisata e a E. il barzellettiere d’Italia all’arrembaggio. Grazie anche a te Cilento, per averci regalato un altro posto indimenticabile.

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