giovedì 26 giugno 2014

Calabria da A.MARE

Quando frequenti un luogo per più di due anni hai il bar di fiducia, la gelateria dove incontri gli amici, il negozio che vende le tue t-shirt preferite... Ti senti un po’ a casa, anche se casa è lontana centinaia di kilometri.

Quando ci sono quelle persone che conosci da poco, ma che ti sembra di conoscere da tanto, quando vai a casa loro e ti senti talmente a tuo agio che quasi dimentichi di dover prendere il treno per rientrare, ti senti un po’  a casa.

Due anni sono tanti. Le risate sono come ciliegine in una macedonia di dialetti sciolti in un unico idioma. Le esperienze vissute assieme sono gusti di un unico gelato, tutti diversi, tutti colorati, ma buoni e freschi. I visi, i sorrisi, le smorfie, le urla sono indelebili come francobolli su lettere spedite anni fa.

Kiters a Gizzeria Lido

Avevo sentito tanto parlare della Calabria, nel bene e nel male e, grazie ai tanti amici conosciuti in questi due anni, ho scoperto posti fantastici: Amantea, Scilla, Soverato, Caminia, Pietragrande, Crotone, Pizzo Calabro…  Avrei potuto scoprirne altri, se avessi avuto più tempo, se non mi fossi ritagliata solo pochi giorni a settimana per apprezzare questa regione.






Pietragrande

Pizzo Calabro
E ho capito che questa terra, con le sue mille sfaccettature e i suoi mille risvolti, è una degna cugina della mia Campania, per le fragilità e le incertezze tipiche delle regioni del sud.
Un odi et amo che non presenta sfumature di grigio. Lunghe distese di costa non edificata, macchie incolte che si perdono all’orizzonte... Ma anche virtù culinarie piccanti, acque cristalline, rovine archeologiche, terrazze sul mare. Insomma, terreno fertile per vacanze rilassanti, dove poter associare le terme al mare, la cultura alla montagna e soprattutto dove assaggiare tante prelibatezze - nella mia top ten culinaria ci saranno sempre i gelati di Pizzo Calabro e le cipolle di Tropea -

Capo Vaticano e Tropea sono belle come paesi tropicali; San Nicola Arcella è dolce come un piccolo presepe arroccato; Caporizzuto e Le Castella uniche nel loro genere ma anche Diamante, Briatico, Sibari, Schiavonea... Potrei continuare all'infinito, elencare qualche paese dell'entroterra partendo dalla grande Cosenza alla piccola Cortale e non farei giustizia alle altre.

Tropea

Pizzo Calabro 

Tramonto a Falerna Marina

Andare via da questi posti, da questi volti, è un po’ come lasciare una parte di sé in un angolo remoto di casa, un angolo poco frequentato, chiuso a chiave, dove rifugiarsi dal quotidiano. Un cassetto da aprire quando si ha nostalgia.

Ringrazio tutti per il prezioso tempo vissuto assieme.

A presto, ne sono sicura.

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