In questi
giorni mi ritrovo ad organizzare per la mia azienda una delle fiere più
importanti del panorama moda a livello mondiale: Premier Vision. Questo
evento si svolge a Parigi due volte
l’anno – a febbraio per la stagione estiva e a settembre per quella invernale –
nel quartiere fieristico Parc Des
Expositions ed è ramificato in 4 settori: tessile, accessori, pellami e design.
E’ un’esperienza unica per gli addetti ai lavori perché è fonte di ispirazione,
nonché di confronto, per le grandi maison il cui scopo è apprendere le tendenze
delle stagioni future. E’ connettersi con i più importanti esponenti dell’ambiente
provenienti da ogni dove, quindi è un melting
pot di culture, modi di vivere, di pensare, bere, mangiare… A far da sfondo
c’è una Parigi in fibrillazione: stilisti, modelle, ricercatori, responsabili
marketing, geni del design affollano non solo gli stand della manifestazione,
ma anche vie della città, quartieri, hotel, ristoranti, musei, negozi…
Ci sono stata
tantissime volte (credo almeno una decina) e ho avuto la possibilità di
ritagliarmi anche spazi personali per poter visitare il patrimonio artistico di
questa città fenomenale. Ogni volta ho visitato un posto diverso e ogni volta
scopro che c’è qualcos’altro da visitare: Parigi è una città che non si smette
mai di conoscere, dopotutto Parigi non è
una città… E’ un mondo.
Ma adesso
non voglio raccontarvi le mie avventure parigine (cavolo, sembra il titolo di
un romanzo Harmony), perché penso che
il web pulluli di siti che descrivono le più belle attrattive parigine e diari
di viaggio che consigliano itinerari per visitare Montmartre, il Sacro Cuore e Pigalle in mezza giornata. Tantomeno
voglio raccontarvi dei locali più cool e scintillanti della città romantica per
antonomasia. Desidero piuttosto condividere con voi la più grande scoperta che
questa città poteva offrirmi: La
Metropolitana.
![]() |
Metro Palais Royal |
La Metro Parigina è un intrecciarsi di boulevard sububrani, una ragnatela che tesse le
sue trame in ogni angolo remoto della città, un guazzabuglio medioevale di
persone che scheggiano da una parte all’altra con fare felino e con l’aplomb
silenzioso tipicamente parigino. I
numeri sono da capogiro: 16 linee, 303 stazioni e affluenza media di 4,5
milioni di persone al giorno. E’ la
terza metropolitana d’Europa, dopo Londra e Madrid, ma la prima se si
considerano anche le 5 linee della RER (Rete Espressa Regionale), ossia i
famosi treni urbani. Le stazioni della metro sono vicinissime tra di loro e
spesso si intersecano offrendo servizio lungo tutto il territorio parigino. E’
difficile trovare un buco di Parigi che non sia servito da metro o RER. Per cui
se vi capita di andare a Parigi per lavoro o per viaggi di piacere, non fate
l’errore di pensare di girarla a piedi: rischierete di farvi venire il latte
alle ginocchia dopo mezza giornata oppure, se dovesse andarvi bene, ne avrete
girato appena un quarto prima di rinunciarvi a causa della pioggia incalzante o
del freddo (tipico delle città del nord).
Soprattutto non fatevi venire in mente di girarla in taxi: un
viaggiatore (risparmiatore) che si rispetti utilizza il servizio taxi solo di
notte e solo se si trova in zone “particolari”.
Il piacere
di girare Parigi in metro sta nella facilità di utilizzo di questo favoloso
mezzo di trasporto. La mappa – disponibile all’aeroporto, negli hotel, nei bar
– è coloratissima (ogni linea è rappresentata con un colore diverso), i puntini
segnalano le stazioni e i pallini bianchi le linee di snodo. Per cui se vi
trovate all’Opéra e dovete ritornare
al vostro hotel situato nel Quartiere
Latino potete prendere la metro N.7 (quella colore rosa per capirci) alla
stazione Opéra, prendere la direzione
Villejuif-Louis Aragon, scendere a Chatelet quindi scegliere la metro N. 4
(quella color prugna) in direzione Porte
D’Orléans, scendere a St. Michelle
ed eccovi davanti al coloratissimo Quartiere
Latino. E’ davvero semplice, basta controllare il colore della metro, la
direzione e partire. Il costo dei ticket varia dalla fascia di percorrenza (in
tutto vi sono 5 fasce circolari); vi è anche la possibilità di fare abbonamenti
in base al tipo di tratta che desiderate percorrere e ai giorni del vostro
soggiorno: io che per lavoro vado dal centro a Parc des Expositions utilizzo un Pass Navigo fascia 5, che mi solleva dallo stress dell’acquisto di
biglietti e mi consente di utilizzare le corsie preferenziali dedicate ai
possessori di abbonamenti. E cosa vuoi di più dalla vita?
E’
impagabile visitare Parigi dal sottosuolo, camminare tra parigini indaffarati e turisti spensierati, ascoltare i violini
degli artisti di strada lungo gli snodi principali per poi risalire in
superficie e sentirsi parte integrante di questo meccanismo funzionante, come
un vero parisienne.
Inoltre non
pensiate che stilisti, modelle e grandi artisti in generale utilizzino il
servizio taxi: è facile imbattersi in un personaggio importante all’uscita
della metro o sedervi accanto.
Vi lascio
con una mappa della metro e auguro a tutti coloro che faranno visita a Parigi
in questi giorni un favoloso soggiorno ricco di cultura, locali all’ultimo
grido, Foie Gras e Créme Brulée. Buon
1° Maggio!
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